
“Una preziosa gemma incastonata sul fondo della valle della Turrite Secca…”, “un pittoresco borgo che si specchia nelle acque smeraldine di un lago situato nel centro delle Alpi Apuane…”
Definizioni di questo tono abbondano negli articoli e nei post che appaiono con frequenza sempre crescente sul web. Effettivamente Isola Santa, merita questi apprezzamenti, sia per la bellezza del borgo e del paesaggio che lo circonda, sia per il modo in cui alcuni coraggiosi e geniali imprenditori lo hanno sputo valorizzare nel rispetto dei canoni architettonici originali dopo un lungo periodo di abbandono che rischiava di trasformarlo in un caotico insieme di ruderi.
Questo borgo incantato che si specchia nelle acque smeraldine di un lago artificiale, si trova in Provincia di Lucca, lungo la Strada Provinciale 13 di Arni che collega Castelnuovo di Garfagnana alla Versilia, situato a 550 metri sul livello del mare, è circondato dalle maestose Alpi Apuane e rappresenta una meta imperdibile per gli amanti della natura, della fotografia e della storia. Ma tra le meraviglie meno conosciute che circondano Isola Santa si cela anche il punto di partenza di una delle esplorazioni speleosubacquee più audaci degli ultimi anni, capace di spingersi fin nel cuore oscuro delle Alpi Apuane.
La rinascita di un borgo

Isola Santa ha origini antiche, risalenti al Medioevo, quando nacque come hospitale per viandanti e pellegrini lungo il torrente Tùrrite Secca. Negli anni ’50, la costruzione di una diga alta 38 metri per la produzione di energia idroelettrica portò alla formazione del lago artificiale, sommergendo parte dell’antico abitato, tra cui il Mulino di Mosceta e un ponte ad arco medievale . Oggi, il borgo è stato in gran parte restaurato, trasformandosi in un accogliente albergo diffuso con due ristoranti di qualità, uno lungo la strada provinciale e l’altro tra le case di pietra del centro storico. Nelle vicinanze si trovano anche due ristoranti storici e un elegante resort panoramico dotato di ogni comfort.

Le sue acque verdi e tranquille offrono uno spettacolo suggestivo, soprattutto quando, in rare occasioni di manutenzione, il lago viene svuotato, rivelando il ponte e il mulino sommersi, creando un paesaggio spettrale e affascinante. Il colore beige della glassa di fango che riveste l’alveo del lago e gli antichi manufatti rende tutto l’insieme particolarmente suggestivo, misterioso e inquietante.
Speleologia subacquea nella sorgente della Pollaccia
A breve distanza da Isola Santa, al termine di un pittoresco sentiero di circa 800 metri che costeggia il lago, si trova la sorgente carsica della Pollaccia, una delle più importanti delle Alpi Apuane ad appena 5 chilometri di distanza in linea d’aria dalla Grotta del Vento. Situata a quota 540 metri, la Pollaccia ha una portata media di circa 0,9 m³/s, con picchi che superano i 15 m³/s durante le piene . Questa sorgente, di tipo valchiusano, è caratterizzata da un’ampia galleria completamente invasa dalle acque sotterranee, rendendola un punto di riferimento per gli appassionati di speleologia subacquea e idrologia carsica.






L’impresa di Gigi Casati
Nel 2024, lo speleosub Gigi Casati ha compiuto un’impresa straordinaria proseguendo le esplorazioni della sorgente della Pollaccia, per lui cominciate negli anni ‘90.
Utilizzando tecniche avanzate, Casati si è inoltrato per 830 metri nelle viscere del massiccio delle Panie, raggiungendo una profondità massima di 135 metri, dove la pressione dell’acqua è di circa 13,5 atmosfere . Questa esplorazione ha contribuito significativamente alla conoscenza delle falde acquifere sotterranee della zona. Tali imprese richiedono una pianificazione meticolosa e possono estendersi su più giorni, considerando le condizioni ambientali, la sicurezza e la complessità tecnica dell’immersione. All’esplorazione hanno contribuito con molto interesse speleologi e speleosub italiani e stranieri.
Chi visita la Garfagnana e le Alpi Apuane ha la straordinaria opportunità di esplorare una terra che, oltre alla bellezza del paesaggio in superficie, custodisce nel sottosuolo un intricato sistema di cavità, sorgenti e gallerie naturali di eccezionale valore geologico, molte delle quali ancora oggetto di studio da parte di speleologi e geologi.
È un invito a guardare oltre l’estetica: ogni volta che ammiriamo un borgo pittoresco o un panorama mozzafiato, vale la pena ricordare che, sotto i nostri piedi, esiste un mondo nascosto altrettanto affascinante e prezioso.
Numeri utili
Antico Borgo Isola Santa https://www.garfagnana.it/borgoisolasanta/
La Ceragetta https://www.ristorantelaceragetta.com/
Osteria dell’Isola: https://www.facebook.com/michele.turri.5/?locale=it_IT
Ristorante Daniela 0583 667039
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