Venerdì 23 agosto si è svolta alla Grotta del Vento la prima serata dedicata al sessantesimo anniversario dell’esplorazione che ha portato alla valorizzazione turistica della principale attrattiva turistica della Garfagnana.
Dopo una breve introduzione di Max Goldoni, la serata ha avuto inizio con un intervento del sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, che ha ampiamente illustrato la funzione trainante della Grotta del Vento nello sviluppo turistico dell’intera vallata del Serchio, ponendo un particolare accento sul lavoro instancabile svolto fino ai nostri giorni da Vittorio Verole-Bozzello, lo speleologo lucchese che, a cominciare dal lontano 1964, ha interamente dedicato la sua vita alla divulgazione scientifica di ogni aspetto relativo al mondo sotterraneo.
Subito dopo ha avuto inizio la conferenza di Vittorio Verole-Bozzello, che ha spiegato come sin dalla più tenera età abbia provato un profondo interesse per qualsiasi cavità presente nel sottosuolo.
La sua attività speleologica ha avuto inizio all’età di 14 anni. All’età di 21 anni, quando aveva all’attivo l’esplorazione o la semplice visita di circa 400 grotte, “scoprì” la Grotta del Vento e decise di valorizzarla turisticamente rendendola facilmente percorribile a chiunque, in modo da offrire al pubblico un’opportunità unica, inclusiva e condivisibile, di accedere in tutta comodità ad aspetti del mondo sotterraneo prima riservati solo agli speleologi più esperti.
Oltre al classico scenario costituito dalle stalattiti, dalle stalagmiti e dalle colate concrezionali, i visitatori possono infatti percorrere in assoluta sicurezza abissi che paiono senza fondo, e gallerie dalle pareti levigate e nude che evidenziano l’azione erosiva esercitata dall’acqua sulle rocce calcaree.
Al dettagliato racconto sulle mille difficoltà incontrate nei lavori, ha fatto seguito una visita tematica nel corso della quale Vittorio Verole ha fornito utili informazioni sugli aspetti più salienti dell’esplorazione, sui criteri di valorizzazione e sulle tecniche usate nella realizzazione dei sentieri e dell’impianto di illuminazione.
Tra il pubblico erano presenti alla manifestazione numerosi speleologi lucchesi, tra i quali il geologo Glauco Soggiu (cofondatore del Gruppo Speleologico Lucchese assieme a Vittorio Verole ed all’ing. Giampiero Vitelli) e Carlo Burichetti. Entrambi hanno attivamente partecipato all’esplorazione effettuata nel lontano 1964.
Nel corso della manifestazione sono state proiettate in un megaschermo diverse foto scattate nella Grotta del Vento prima dell’esecuzione dei sentieri.
Venerdì prossimo 30 agosto, a cura di Max Goldoni, esperto di comunicazione ed ex consigliere della Società Speleologica Italiana, avrà luogo nella stessa sede una conferenza intitolata: “La magia del mondo sotterraneo: sensi e sensazioni”. L’ambiente sotterraneo, data le sue caratteristiche di isolamento totale dal mondo esterno, data la particolare conformazione degli ambienti e data la presenza di un intenso stillicidio, di una forte umidità, di piccoli corsi d’acqua e di correnti d’aria, suscita nei visitatori sensazioni insolite e suggestive che potranno in parte essere sperimentate nella visita speciale che avrà luogo subito dopo la conferenza.
Mentre per la conferenza non ci sono limiti al numero dei presenti, i posti disponibili per la visita speciale sono appena trenta, per cui è necessaria la prenotazione da effettuarsi telefonicamente componendo il numero 0583 722024 tra le 10 e le 19.
Per rendere più suggestiva l’esperienza la visita avverrà alla luce delle torce elettriche, senza fare uso del normale impianto di illuminazione.