Le stalattiti si accrescono quasi sempre verticalmente; un’eventuale deviazione dell’asse di accrescimento può dipendere da correnti d’aria dominanti che spostano la goccia nella direzione del vento, ma ciò è infrequente, anche perché quasi sempre la direzione delle correnti d’aria cambia col variare delle stagioni. Data l’estrema lentezza della crescita, la fase invernale viene compensata da quella estiva, ed il risultato è sempre più o meno quello di una stalattite verticale.
Quando invece tutte le stalattiti pendono nella stessa direzione ciò è dovuto in a correnti di trascinamento provocate dalla presenza di grossi corsi d’acqua o dalla vicinanza di una o più cascate. Il fatto che nella Grotta del Vento le poche stalattiti disassate siano quasi sempre accanto ad altre che sono verticali fa pensare piuttosto a qualche anomalia casuale della crescita, dovuta, ad esempio, all’otturazione del meato di alimentazione, in seguito alla quale l’acqua trova uno sfogo lateralmente, per poi assumere di nuovo un assetto verticale.
In alcuni punti si possono però osservare delle singolari concrezioni dall’aspetto coralloide, generalmente molto sottili e traslucide, che sembrano sfidare le leggi della gravità accrescendosi in ogni direzione in maniera apparentemente illogica con brusche deviazioni o ramificazioni. Non nascono necessariamente dal soffitto, ma possono iniziare a formarsi su una superficie di concrezione verticale, inclinata o strapiombante, oppure, più raramente, su una parete rocciosa.
Sono i cosiddetti eccentrici che, effettivamente, hanno vinto la sfida, poiché la loro crescita non è minimamente vincolata alla forza di gravità. A differenza delle cannule, percorse da un meato d’alimentazione avente un diametro di poco inferiore a quello che una goccia assume al momento del distacco LE CANNULE, gli eccentrici sono alimentati da canalicoli estremamente sottili (spesso ancor più di un capello) all’interno dei quali l’acqua circola per capillarità, e la capillarità può avvenire in qualunque direzione, anche verso l’alto. L’estremità di questi minuscoli canali deve consentire un passaggio d’acqua appena sufficiente per compensare l’evaporazione, lentissima in un ambiente quasi saturo di umidità. Qualora per eccesso di afflusso questo equilibrio venisse a mancare, all’uscita del canalicolo si verrebbe a formare una goccia, dando luogo alla formazione di una cannula che porrebbe fine alla crescita dell’eccentrico.
Queste singolari concrezioni calcaree, costituite da carbonato di calcio (calcite), sono in genere raggruppate tra loro, formando singolari “cespugli” che nella Grotta del Vento sono presenti solo nella Diramazione del Paradiso, fuori dai percorsi turistici.