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Quando dalla volta (o dalle stalattiti) le gocce ricche di calcare investono con grande frequenza una stalagmite o la superficie inclinata di una colata, gli spruzzi e l’acqua nebulizzata depositano sulle sporgenze delle rocce e delle concrezioni circostanti strati concentrici di carbonato di calcio (calcite), rivestendole di masse globose e lucide dalla forma grosso modo sferica che a volta ricordano dei grappoli d’uva o piccole uova.
A differenza delle “perle di grotta” o “pisoliti”, che crescono staccate dalla roccia, sono però formate da aggregati cristallini di grana più grossolana e sono sempre attaccate alla roccia sulla quale si accrescono.
Aumentando di volume appaiono sempre meno distinte e tendono a fondersi tra loro, dando luogo a superfici complessivamente più omogenee.
Lucenti finché vengono investite dagli spruzzi, divengono opache se cessa lo stillicidio, a differenza della maggior parte delle perle di grotta, che spesso si mantengono lucide anche quando sono perfettamente asciutte.
When from the ceiling (or from the stalactites) the drops rich in limescale hit frequently a stalagmite or the sloping surface of a flowstone, the splashes and the spraying water deposit on the overhanging rocks and surrounding formations concentric layers of calcium carbonate (calcite), covering them with shiny masses of ball–shaped formations which remind one of bunches of grapes or little eggs.
Unlike the “cave pearls“, which grow detached from the rock, they are always formed by groups of thicker crystals and are always attached to the rock from where they grow.
Increasing in volume they appear less distinct and tend to merge with each other, giving way to more uniform surfaces.
Shiny until the splashes hit them, they become opaque if the dripping stops, unlike most cave pearls, which often remain shiny even when perfectly dry.