Una folta delegazione della Skocjanske Jame, composta da 36 soggetti tra personale amministrativo e guide, si è recata in visita alla Grotta del Vento, dove ha percorso il “terzo itinerario” (visita completa). Guidava il gruppo Mario Verole-Bozzello.
All’uscita i partecipanti si sono complimentati a lungo coi responsabili della grotta, della quale hanno avuto modo di apprezzare l’estrema varietà di aspetti che la rende una meta ideale per il turismo culturale mirato alla conoscenza del carsismo profondo.
Molto favorevoli anche i commenti sulla qualità delle spiegazioni e sul modo in cui sono stati realizzati i percorsi interni, facilmente accessibili a tutti e nello stesso tempo bene armonizzati all’ambiente naturale che li circonda.
Questi commenti assumono un valore particolare considerando che sono stati espressi da esperti del settore provenienti da una grotta molto particolare. La Skocjanske Jame (Grotta di San Canziano) è infatti tra le cavità naturali più spettacolari del mondo. Per le sue peculiarità e per la cura che è stata posta nella sua valorizzazione, è una delle poche ad essere stata inserita dall’UNESCO nell’elenco dei siti classificati come “Patrimonio dell’Umanità”.
Situata in Slovenia a breve distanza dal confine italiano (valico di Fernetti), è stata scavata dal fiume Timavo che, percorsi 56 chilometri all’aria aperta, in corrispondenza dell’abitato di Skocian scompare in un inghiottitoio. Il fiume attraversa poi per 250 metri una grotta imponente, rivede la luce in una grande dolina, quindi con un canyon stretto e tortuoso passa sotto un ponte naturale. Attraversa poi una seconda colossale dolina profonda 160 metri, ed alla base di un’altissima parete strapiombante scompare definitivamente in un inghiottitoio che costituisce il nucleo principale della Skocjanske Jama. Dopo oltre 40 chilometri di percorso sotterraneo, il fiume rivede la luce in prossimità del mare presso Monfalcone (TS).